Title:  anticipazioni estive
Posted:  Friday 4 July 2014 @ 02:18
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Come da titolo, dato che ho varie fanfiction in cantiere, pubblico delle piccole anticipazioni su di esse. Inoltre, ho trovato qualcosa che migliorerà il mio stile di scrittura ma certo non semplice da applicare: mi sono ricordata che il cinque maggio di Manzoni ha una musicalità tutta sua e che se letta oralmente il suo ritmo è come quello di una marcia. Ecco, vorrei tentare attraverso il ritmo di rendere incalzanti o calme le azioni, cosicché ciò faccia entrare ancor più dentro al testo il lettore. È difficile, presumo, ma voglio provarci! Non farò tutto però incentrato sul ritmo, lo utilizzerò solo in una "dose giusta" e nei casi necessari - soprattutto nelle fasi d'azione. Ci tengo a questa cosa, sinceramente. 


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passando alle anticipazioni in ordine sparso, la prima è quella di una mia fanfiction sull'RPG horror Ib e che ho in mente di tempo immemore - ma che ho cominciato solo qualche giorno fa -: è intitolata L'arte dell'inespressività. Ecco qui sotto uno stralcio! 



Lui avvicinò la mano al capo ora chino di Ib, accarezzandole lentamente i capelli bruni e lucidi, continuando a sorridere. Si placò, la bimba era come un calmante o un bel quadro rilassante - un quadro costellato da rose rosse senza spine e il cielo chiaro e privo di nuvole. 
«Non ti preoccupare per me».
«Ripeto, hai paura?».
Silenzio. Forse quel quadro di rose rosse mai ci sarebbe stato, se non sostituito da fiori gialli e sfondi disegnati con la gelosia. E probabilmente, per avvicinarsi di più al dipinto dei suoi sogni, avrebbe dovuto collaborare ed essere sincero.


Ed a proprosito, il fandom di Ib non mi piace. Anzi, ad essere sincera mo fa un po' pena. Ma per evitare di essere insultata non dico nulla a riguardo e lascio tutto avvolto nel mistero wooo

passiamo alla seconda fanfiction, un'Idate/Tatsumiya di Wadanohara and the Great Blue Sea - che il fandom, invece, su EFP proprio non ce l'ha. Credo però che farò anche una flash fra poco perché non resisto, devo scrivere ancora e ancora sui videogames di Mogeko… il titolo, comunque, è Perché in queste innumerevoli Illusioni ci siamo solo noi due — Ladro di emozioni.

Non sapeva se il suo consigliere specchio rifletteva davvero ciò che voleva, ma ormai ruppe ciò che lo separava dal mare - quel velo tanto sottile, trasparente ma al contempo ciò che racchiudeva segreti senza fine - e il corpo venne pervaso da immense emozioni, ognuna appartenente a un abitante di quel mare. Quei sentimenti così dispersi fra le onde giocavano con i coralli cremisi offuscando la sua visuale e la sua mente così tanto che non riusciva a distinguere l'emozione che gli apparteneva.

una Kaito/Miku dei Vocaloid, Bon Voyage, che molto probabilmente terminerò a breve. Il lui nel testo è volutamente ripetuto.

«Ritornerò». Gliel'aveva promesso e Miku si fidava di lui - lui aveva sempre mantenuto le promesse, figurarsi una promessa tanto semplice e piccola. […] E se il mare si prosciuga, il lago non può più vivere senza di esso.

• fandom Ace Attorney, pairing Clay/Apollo + Trucy, Era l'unico che riusciva a (o sapeva? avei bisogno di un parere) toccare le stelle. Spoiler a seguire!

Ma nessuno riusciva a sfiorare quelle stelle tanto lontane, tanto belle, se non Clay. E lo ammirava per questo, lo ammira tutt'ora e lo ammirerà sempre, nonostante gli sembri che una corona di spine attanagli il suo cuore in un morsa appena pensa al suo volto sorridente ed i bei capelli corvini - o alla sola pronuncia del nome. 



adesso passiamo a Touhou con una fanfiction a titolo provvisorio, nonché una Alice/Marisa un po' forte dato che tratta di Marisa che sfrutta Alice: Ehy, Bloody Alice

La strega s'avvicinò maliziosamente alla burattinaia, mentre sulle labbra le nasceva un sorriso aspro e doloroso. Adesso era lì, davanti a lei, la fronte di Marisa sfiorava impercettibilmente quella dell'altra ed Alice poteva percepire il suo respiro sempre più lacerante sulla sua pelle. Spalancò le palpebre - ormai non poteva più guardare altrove, Marisa riempiva tutta la sua visuale -, stringendo il suo amato libro a sé, con le mani tremanti e le gote lievemente purpuree - di paura o imbarazzo, o forse di entrambe. Non voleva, la voce di Marisa le faceva troppo male, soprattutto se la distanza fra loro era ormai microscopica. Le lacrime le pizzicavano gli occhi ma lei respingeva l'idea di piangere, soprattutto se davanti a Marisa. 



Le Mille e una notte, che non scrivo da un bel po' ma che mi sta a cuore, sui Vocaloid e basata su A Tale of Six Trillion Years and One Night. Ci tengo molto! 


E così, l'ultima notte - l'ultima notte delle donne, non degli déi - cominciò. L'amaro per l'imminente fine di quelle notti impregnò le corde vocali dell'uomo cosicché si limitò a rimanere in silenzio ed ascoltare la giovane donna. Non che cambiasse molto, il sultano pendeva dalle labbra di quella cantastorie - ma c'era qualcosa, nella sua voce e nei suoi racconti, che pareva reale, come se fosse realmente accaduto e lei avesse assistito a tale scena.



una pseudo Hibiya/Hiyori del Kagerou Project. È solo da revisionare e pubblicare proprio qui, ma non ho voglia. Titolo: De Soda is on de teibol { quando le bevande analcoliche sciupano la tua sanità mentale }

Hibiya stava correndo disperato ed abbandonato sotto la pioggia, le lacrime a rigargli il volto sempre meno deciso. Le rughe gli increspavano il viso roseo e nella sua mente s'insediò un nuovo, terribile, problema. 
Stava invecchiando.

una delle fanfiction che mi sta più a cuore: Come un diamante ricoperto di humus e divorato dall'interno dalle tarme, una pietra circondata non da lucciole bensì da mosche e mostri della notte. Vocaloid, Rin/Len INCEST. Non lamentatevi, vi ho avvisati e comunque non ci sarà nessuna scena spinta. 

Accanto a lui si trovava una signora, dalle microscopiche mani inanellate e le dita grassocce, il corpo massiccio e gli occhi nascosti sotto la sua numerosa carne. Alla sua sinistra si stagliava un uomo allampanato, arcigno, dal naso arcuato pari a quello di un feroce volatile predatore, la pelle smunta e pallida e le labbra sottili come i suoi veementi occhi ridotti a due fessure. Le dita affusolate parevano le radici di un albero millenario, mentre la sua testa pareva un albero spoglio, lucida come una palla da bowling.



adesso siamo nel fandom Pokémon, in compagnia di Rosso e sua madre, con una song-fic sulla canzone Bohemian Rhapsody dei Queen. Il titolo invece è preso da una canzone di Puella Madoka Magi Magica, And I'm Home.


Ma ora che, finalmente, tutto ciò che a lungo avevo inseguito senza sosta sotto ogni terreno - la ghiaia, la sabbia, non erano più un ostacolo per me -, non mi sento ancora realizzato? Poggio una mano sul mio petto, il mio cuore batte. Ciò mi stupisce, perché non percepisco alcuna emozione; mi sento apatico di fronte al mio futuro, tutto accanto a me non possiede un senso e neppure io, in fondo, servo a qualcosa - non sono nessuno, un'ombra che si è persa nella sua stessa anima vuota.



• quando finirò DD! pubblicherò più tardi una long di cui vado molto più fiera: Servant of the Daughter of Evil } Monochrome, basata sulla Evil Saga. Ogni capitolo un colore diverso, ogni capitolo un punto di vista differente. Ma sarà per l'anno prossimo, credo.



Fatto! Ho altre idee, ma non ho iniziato a stenderle. Come sempre commentate sul blog, ma anche via MP su EFP mi fa piacere allo stesso modo.

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